‘Fabrica’ e ‘Co’ e man monche’ – una nota di Daniele Maria Pegorari su Fabio Franzin
di Daniele Maria Pegorari Forse un po’ troppo incline all’‘edizione precoce’, che lo ha portato a pubblicare, nel brevissimo arco di tempo fra il 2000 e il 2011, ben sette raccolte in dialetto e due in lingua, oltre a un volume di narrativa, Fabio Franzin sembra aver ingaggiato per il tramite della scrittura una lotta [...]
‘Co’ e man monche’ su Radio Mompracem
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Fabio Franzin – Inediti
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Fabio Franzin
[ Roberto Cogo - Poesia/Poesie, Schio, Palazzo Fogazzaro, 1 marzo 2008] Vorrei cominciare la serata chiedendo a Fabio Franzin di leggere una poesia — bellissima ed emblematica a mio parere — dalla sua ultima e recente pubblicazione in dialetto Opitergino-Mottense, riferito cioè alla zona compresa fra Oderzo e Motta di Livenza nel Trevigiano e [...]
Scambi: il critico, il poeta
[Riproponiamo qui - auspicandoci che accada sempre più spesso - la lettura di uno scambio tra Stefano Guglielmin e Fabio Franzin avvenuto sulle pagine di Blan de ta nuque, in occasione di uno scritto critico di Stefano sulla raccolta di Fabio 'Fabrica'.] Difficile scrivere su Fabrica (Atelier 2009) di Fabio Franzin dopo gli [...]
Fabio Franzin. Dopo la fabbrica, grandine e neve.
dalla Prefazione di Manuel Cohen I. Nel rapido volgere di un decennio, segnatamente dall’esordio nel dialetto veneto d’origine dell’area opitergino-mottense avvenuto con El coeor dee paroe (prefaz. di A. Serrao, Zone, Roma, 2000), la versatile e ricca vena di Fabio Franzin lo ha imposto all’attenzione della critica come una tra le personalità più sicure, [...]
Fabrica su ‘La Voce di Gwen”
La Voce di Gwen Clicca qui per ascoltare Franzin secondo Fabiano Alborghetti. di Fabiano Alborghetti Col precedente “Mus.cio e roe / Muschio e spine” edito per Le Voci Della Luna Editore, Franzin si è imposto come una deflagrazione nonostante un percorso già ben definito. Con l’attuale “Fabrica” – fresco di stampa e [...]
Un esempio fuori dalla generazione: Fabio Franzin.
da Pubblico e poeti: una svolta civile? La fabbrica, il luogo centrale oggi del lavoro, da sempre terreno di sofferenza e di fatica, di consumo del corpo e di aberrazione delle condizioni. Oggi forse in un momento di profonda crisi ancora di più tutto questo vale, in una dimensione dove il precariato e la [...]
Per Fabio Franzin e i suoi operai
Non ho avuto un padre operaio. Mio padre, i miei zii, quasi tutti gli abitanti del mio paese, erano braccianti agricoli: termine palese, per dire delle braccia e di ciò che è loro richiesto. Così la mia infanzia e la mia adolescenza sono state costellate dalla ricorrenza di un lavoro che si trovava ai [...]
La franca lingua di ‘Fabrica’
di Manuel Cohen Ci sono poeti che hanno impegnato la vita a delineare, definendolo, lo spazio della propria voce, a vivere la phoné ereditata, altrimenti koiné, quale luogo, couche geo-antropologica. Poeti la cui esperienza del mondo è avvenuta “dentro il paesaggio”. E’ accaduto, e accade, in alcune vicende paradigmatiche e eccentriche, in lingua e [...]
Fabio Franzin: ‘Co’ e man monche’
Co' e man monche Fabio Franzin 2011 Le Voci della Luna di Nadia Agustoni In un testo apparso a suo tempo in Nazione Indiana parlando della fabbrica scrivevo: “C’è una calma barbarica negli stabilimenti ed è dovuta al loro essere luoghi che non cambiano. Luoghi senza mutazione. La loro geografia è stabile. Un accumulo [...]
Parola ai Poeti: Fabio Franzin
Qual è lo “stato di salute” della poesia in Italia? E quello dei poeti? Mi sembra davvero buono. Abbiamo molti poeti seri e consapevoli nel paese, poeti che spesso non riescono però a trovare una collocazione e una visibilità adeguate. Siamo ancora, a mio avviso, una terra di poeti così come lo è stato da [...]
Fabio Franzin – Quaderni
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Fabio Giaretta intervista Fabio Franzin
di Fabio Giaretta “Ai poeti” scriveva Umberto Saba in un suo famoso articolo del 1911 “resta da fare la poesia onesta”. Ovvero una poesia che rispecchi delle motivazioni sincere, che non inganni con false apparenze il lettore, che sappia scandagliare il fondo dell’animo e della realtà senza bardature superflue, ma anche senza forzature [...]
Fabio Franzin: Non si può imporre una lingua ormai lontana dall’anima
di Fabio Franzin [Riproponiamo qui la lettera che Fabio Franzin inviò ad un quotidiano locale e che, non essendo stata pubblicata, trovò il suo giusto spazio tra le pagine de La dimora del tempo sospeso di Francesco Marotta.] Da quando, negli ultimi tempi, una certa parte della politica, molto radicata ormai, nei [...]
Fabio Franzin: ‘Fabrica’
Fabrica Fabio Franzin 2009 Edizioni Atelier (Collana “Macadamia”) di Roberto Cogo Esiste ancora, adesso, nel nostro tempo ipertecnologico e globalizzato, qui, in Italia, dove l’immagine e l’apparenza sono tutto e le parole non valgono quasi più niente, esiste ancora una condizione sociale ed esistenziale che molti vorrebbero occultare o accantonare, per non doverci riflettere, per [...]
Fabio Franzin – Scheda Autore
Fabio Franzin è nato nel 1963 a Milano. Vive a Motta di Livenza, in provincia di Treviso. Ha pubblicato le seguenti opere di poesia. Nel dialetto Veneto-Trevigiano dell’Opitergino-Mottense: El coeor dee paròe, Roma, Zone, 2000, prefazione di Achille Serrao. Canzón daa Provenza (e altre trazhe d’amór), Milano, Fondazione Corrente, 2005 (premio “Edda Squassabia 2004). Pare [...]
Come un papavero spuntato sull’asfalto: Appunti su Co’e man monche di Fabio Franzin
[ di Anna Elisa De Gregorio] Chi ha letto il precedente libro di poesie Fabrica, certamente si aspettava la nuova raccolta Co’e man monche, quasi una seconda stazione annunciata: l’attuale condizione operaia del Nord-Est di Fabio Franzin rappresenta un microcosmo esemplare della condizione operaia italiana: «i ghe ‘à dat nomi de rejón: «via/Lazio, o [...]
Feb 13, 2011 | Categories: 1961-1970, Anno, Autore, D-F, Franzin Fabio, Italia, Poesia Contemporanea, Regione, Ultimi articoli, Veneto | Tags: Anna Elisa De Gregorio, Come un papavero spuntato sull’asfalto, commento, Co’e man monche, critica, Fabio Franzin, lettura, nota, poesia, recensione | Leave A Comment »