Poesia Condivisa: il progetto


Questa rubrica si apre da oggi grazie al gruppo di amici che hanno aderito a una mia idea, nata dal desiderio di poter contraddire il luogo comunedel narcisismo dei poeti, quel  percorso che alcuni definiscono egòdromo, convinti che il poeta abbia una quasi nulla capacità di rapportarsi con serenità all’altro che accanto a lui scrive. Siamo convinti invece che l’autore, quando sia “mosso” in profondità da una scrittura, non può non avvertire la necessità  di condividerne  l’emozione ricevuta,  desiderando che altri apprezzino una parola che a lui sembra incisiva e degna di essere proposta  alla comunità dei lettori.

La rete ha certamente mezzi e velocità impensabili adatti a favorire questo tipo di diffusione e in un cerchio virtuoso potrebbe smentire il destino “di nicchia” spesso profetizzato per la poesia. Insomma, potremmo sfatare la dicerìa che i poeti siano interessati solo alla propria produzione, e che i libri di poesia, anche valida, restino per la maggior parte sconosciuti e invenduti.

Così l’idea è quella di far presentare una poesia di un autore vivente, che appaia emblematica della sua opera, da parte di un altro autore (o anche da un appassionato lettore). Una poesia che sembri più che degna di essere condivisa, da proporre dunque ad un largo bacino di lettori attenti, dilatabile ancora in cerchi virtuosi con link a catena.

Qui il regolamento.

Comunichiamo che che da giugno 2011 gli autori delle poesie condivise avranno la possibilità di veder realizzato gratuitamente un e-book a cura della redazione, con 12 testi editi e inediti, grazie alla collaborazione con il sito LaRecherche.it

 

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Annamaria Ferramosca
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30 Comments

  • chiedo scusa, parlavo da lettore sul tema disamore per la poesia, nessun intento promozionale, essendo fuoriluogo cortesemente potete rimuovere il mio intervento, questo compreso?

  • gent.ma Mari,
    tutte le tue considerazioni sono condivisibili. ma non è chiaro il nesso con la partecipazione a questa rubrica. sia che tu ti ritenga un’ autrice ancora in fase di ricerca e non pronta a comunicare, sia nel caso contrario, non ti è richiesto di presentare UNA TUA POESIA, ma una poesia di altro poeta, che ritieni possa catturare attenzione est-etica come lo ha fatto con te. grazie per l’attenzione e per il tuo apporto. speriamo di ricevere presto una tua proposta!
    annamaria ferramosca

  • gentilissima Annamaria,
    si accendessero luci al riguardo…
    ho riflettuto molto su questo e sono giunta ad alcune modeste considerazioni: la poesia nasce da un bisogno interiore del poeta di dare forma in modo sintetico ad emozioni, ricerca, scelte, paure, felicità, perchè le parole servono prima di tutto ad esternare e dare vita oggettiva a ciò che altrimenti sarebbe solo un mondo indefinito.
    Tutto questo prescinde dalla comunicazione, o meglio, prima della comunicazione serve a definire l’oggetto da comunicare. In questa fase il poeta basta a se stesso, esser poeti è solo un verbo intransitivo, è solo ricerca interiore, e si può farlo senza regole, in modo incomprensibile al mondo, solo per crescere dentro.
    Quando si acquista consapevolezza del proprio mondo interiore, può nascere l’esigenza di comunicarlo, e allora si pongono tutti i problemi e le regole della comunicazione.
    Si vuole comunicare a tutti? allora bisogna usare una lingua universale a cui tutti possano accedere.
    non si vuole rinunciare ai propri codici di comunicazione? allora il poeta potrà comunicare solo con i suoi simili, con chi conosce i suoi codici. A me pare che spesso succeda questo: i poeti, bravi poeti, traducono il loro messaggio a prescindere, rivendicando la libertà di espremirsi con i propri strumenti, limitando però così la platea dei fruitori della poesia.
    Non formulo nessun giudizio, solo una considerazione, perchè un poeta costretto a semplificare potrebbe non trasmettere il meglio di sé, non facendolo però ci si rende incomprensibili ai più e la poesia rimane gioiello per pochi eletti.
    La semplicità dovrebbe essere un canone interiorizzato, come quei gioielli che più sono semplici, più risplendono.
    Cerco la poesia perfetta, quella che esprime l’anima in tutte le sue sfumature e la rende evidente a tutti, anche al lettore più semplice.
    grazie per la lettura.

  • Il suggerimento di Mari, che ringrazio, è senz’altro da raccogliere: capire il disamore dei lettori, e’ proprio da qui che tutti dovremmo partire, sia scriventi che editori, magari si seguissero anche minime luci al riguardo! Mari,devo dirti però che, a proposito di cerchi autoreferenziali, questo progetto si pone proprio in posizione opposta. Qui, come puoi rilevare in dettaglio leggendo il progetto e il regolamento di Poesia Condivisa, non si tratta di offrire le proprie poesie, ma di condividere la poesia di un autore che ha colpito, e che si ritiene utile diffondere, impegnandosi all’acquisto delle sue successive pubblicazioni. E’ un messaggio se vuoi minimo, ma molto intenso, contro ogni egocentrismo.
    ciao, annamaria

  • l’idea mi piace: proporre poesie alla lettura, ci sono gruppi e pagine che lo fanno, talvolta però queste occasioni si chiudono in cerchio a raccogliere e riproporre se stessi, è giusto anche questo, ma così la poesia rimane chiusa come in un club, mi piacerebbe che ci fosse più spazio per i lettori, per capire il disamore per la poesia, non certo il disamore dei poeti, che certo amano i loro scritti, intendo quello dei lettori, di quelli che sorridono con sufficenza quando parlo di versi.mi piacerebbe che le poesie volassero con le loro ali, a prescindere dall’autore.

  • grazie,Chiara. fare qualcosa di utile per la poesia in questo tempo devastato è cosa consolante. la poesia ha bisogno anche del tuo aiuto, partecipa!ciao,
    annamaria

  • idea intrigante, bello mettersi a confronto con altri che scrivono poesie…ci provo e cmque seguo il vostro blog
    chiara

  • Antonio,sì, lo so e ti ringrazio per la tua partecipazione e la dffusione di una piccola idea che può dilatare anche nel territorio di chi la fa propria, senza mai essere autoreferenziale. il mio caro saluto a te e alla tua splendida terra,
    annamaria

  • Caro Ivano, come sempre la tua sensibilità di poeta e lettore coglie nel segno: "trovare il sè negli altri", forse proprio questo è il fine della poesia. restiamo in attesa del tuo apporto. un grande grazie,
    annamaria

  • È un'idea impegnativa, ma di sicuro apprezzabile. Ancora una volta Anna Maria conferma, assieme a chi ha appoggiato e sostenuto questo suo progetto di "poesia condivisa", di saper immaginare, e, quel che più conta, realizzare, progetti corali, in cui, tuttavia, le individualità non si perdono. Oggi più che mai è necessaria e preziosa questa capacità di una lettura attenta che trova sé nell'altro. Conto di riuscire a collaborare anch'io, sperando di non "predicare bene e razzolare male". Di sicuro, al di là di tutto, è un invito a cercare tra gli scaffali, reali e telematici, qualche libro che ci ha regalato qualcosa di intenso e di grande. Restituendo, almeno in parte, il dono.   I.M.

  • l’idea è bella, non so fino a che punto riuscirò a impegnarmi. Sono una bradipa.Farò il possibile.
    Grazie,Annamaria,sempre vitalissima
    lucetta

  • Il web è molto democratico nell’accogliere le voci di tutti. Quest’idea avvicina lettura e poesia. Posso solo raccontare…

  • Sono/siamo d’accordissimo con te, Leopoldo. Ed è proprio per questo che affidiamo a lettori forti di poesia come te il compito di proporre la scrittura di autori giovani e non(perchè un autore può esordire anche a sessant’anni!). Come ha già fatto rilevare Luigi Bosco nei commenti al Regolamento, questo portale prevede anche la promozione degli inediti di autori validi. Le possibilità in rete possono essere infinite, basta che ci sia una spinta limpida nel proporre. dunque aspettiamo anche le tue proposte, saremmo felici di accoglierle!

  • Cara Annamaria , il tuo ( vostro ) progetto e lo “spirito” che lo anima sono assolutamente condivisibili . Io personalmente ( è un mio vecchio pallino ) lo completerei con una robusta opzione mirata alla valorizzazione dei giovani ; di quegli autori che difficilmente trovano ospitalità nelle riviste e sbocchi editoriali non asserviti alle logiche “da pescecani” che ben conosciamo .
    Sappiamo bene , per esperienza di decenni , dell’esistenza di autori che meriterebbero , oggettivamente , di essere valorizzati , fatti conoscere ; persone “fuori dal giro” che soffrono le logiche poco edificanti di cui sopra e potrebbero trovare un adeguato riscontro ( e confronto ) alla propria creatività in un percorso di crescita e di arricchimento “personalizzato”.
    Naturalmente si imporrebbe una appassionata e rigorosa selezione , con un dispendio di energie non indifferente ; ma con risultati significativi perché mediati – direi collusi – dalla buonafede , dall’onestà e dalla più ampia apertura intellettuale .

  • Caro Franco, grazie anche a te, insieme a Cristina e ad Augusto per l’accoglienza. Credo sia meglio inviare una proposta per volta perchè in redazione ci siamo imposto -per serietà- di esaminare non più di 15 presentazioni per bimestre. Infatti in rubrica apparirà un avviso di chiusura dell’invio non appena si sarà raggiunto questo numero e non oltre la data del 10 febbraio(per il primo bimestre), come appare sotto il logo della rubrica a destra della pagina home.
    quando diciamo che i poeti leggono o no altri poeti, di solito alludiamo non a chi, poeta o critico-poeta riceve in omaggio libri per recensione e dunque ne macina anche a decine al mese, ma più semplicemente all’autore che acquista o no libri di altri autori per il puro piacere di leggere poesia di cui sia incuriosito e che poi,se convinto, continua a seguire i poeti prescelti nelle loro successive prove. un caro saluto,
    annamaria

  • Cara Anna Maria e cari tutte e tutte che avete pensato il progetto, anche a me sembra una buona idea. Queato di essere presentstore di altri o altre mi convince di piu´ che non precedenti proposte, o altre pervenuto di composizione di testi collettivi ecc. Io non so se sia cosi´ vero che i poeti non legogno gli altri, io lo faccio, naturalmente nei limiti costituiti dalla presenza di una produzione enorme, almeno per chi legge non solo quello che sfornano solo certe case editrici ma cerca di seguire le proposte a piu´ vasto raggio.
    In questo momento non ho a disposizione il mio computer, il regolamento conmprende un solo articolo con delel regole molto chiare. Mi faro´vivo a fine mese con una proposta (o se ne possono fare piu´di una, oppure una alla volta lasciando passare del tempo?). A presto e buon lavoro

  • Ok, Annamaria, sono per la condivisione , anche se ho , innata, una buona dose di narcisismo.
    Un abbraccio.
    Augusto

  • saluto i primi nel rispondere alla rubrica,il vostro assenso è un’ottima partenza, grazie per l’adesione!
    annamaria

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