Poesia 2.0

Essere poeta è faticoso. C’è qualcosa di profondamente masochistico nell’applicarsi delle maschere [...] La poesia è la strada meno vile che può percorrere chi prova insofferenza per la schiavitù del vivere quotidiano inquadrato nelle regole borghesi. — Dario Bellezza

Redazione

Sebastiano Aglieco è nato a Sortino, in provincia di Siracusa, il paese degli asini della Cavalleria Rusticana. Ha vissuto tra i monti e il mare, in Sicilia, fino a 24 anni, poi accasato, ma per sbaglio, a Monza, dove non ha messo mai radici. Da qualche anno è ritornato a insegnare a Milano, nella scuola elementare. Ha pubblicato diversi libri di poesia. I primi, praticamente clandestini, poi Giornata, La vita felice 2003, con una nota di Milo De Angelis. A seguire: Dolore della casa, Il ponte del sale 2006, Nella Storia, Aìsara 2009, e la raccolta di saggi Radici delle isole, La vita felice 2009, che raccoglie il lavoro critico svolto in questi anni, soprattutto nella rete. Collabora con riviste di poesia (La Clessidra, La Mosca di Milano, Ali). Suoi testi e interventi sono presenti in plaquettes d’arte, realizzate in sintonia con artisti visivi e musicisti, volumi collettivi, riviste e in rete. Soprattutto, forse, si è occupato di educazione: scrittura e teatro. Ha organizzato eventi per la diffusione della poesia in collaborazione con l’associazione delleAli, Millegru, di Dome Bulfaro, Land di Stefano Massari. Il suo blog è Compitu re vivi dove continua il lavoro di critica sulla poesia contemporanea.

Alessandro Assiri nasce nel 1962 a Bologna, risiede da molti anni in Trentino. Quaderni dell’impostura è il suo ultimo lavoro uscito per Lieto Colle nel giugno del  2008. Corredato da fotografie di Massimo Saretta e note critiche di Chiara de Luca e Alberto Mori. Sempre per Lieto Colle la silloge Modulazione dell’empietà segnalato al premio Lorenzo  Montano  XXI Edizione. Con Aletti Editore pubblica nel 2004 Morgana e le nuvole e nel 2006 Il giardino dei pensieri recisi raccolta in prosa poetica con prefazione di Paolo Ruffilli, finalista al  Montano XXII Edizione. Con Chiara De Luca pubblica per Fara Editore sui passi per non rimanere novembre 2008. Co-curatore del progetto “Poeti a Nord-Est” che si occupa di creare sinergie tra artisti prevalentemente del territorio e di portare la parola poetica all’interno delle scuole, con seminari e dibattiti. Fa parte della redazione della neo-nata Kolibris Edizioni e del comitato editoriale di Opera prima, collabora con altre riviste sia cartacee che telematiche. http://sorpresoaparlaregratis.splinder.com/ è il suo spazio virtuale.

Luigi Bosco, pugliese, classe 1982. Dopo la Laurea in Psicologia ottenuta presso l’Università degli Studi di Bologna, ha vissuto a New York, Boston e Londra. Attualmente risiede a Madrid dove, nel tempo libero, lavora come analista e pianificatore media. Scrive ma, soprattutto, legge. In perenne ricerca della propria voce, ha pubblicato sotto pseudonimo vari testi apparsi in antologie edite dalla Giulio Perrone. Poetarum Silva (Samiszdat 2010) è l’ultima antologia in cui compare come co-autore, e che prende il titolo dal lit-blog collettivo di cui fa parte come co-redattore. Altri suoi testi si possono leggere sul blog di Filosofipercaso oltre che su Stroboscopio.com, il suo personale laboratorio di esperimenti di scrittura.

Margherita Ealla è nata e vive in Lombardia.   Laureata in matematica, è appassionata di arte e letteratura, in speciale modo di poesia che segue sia sulla carta stampata che sul web.  Qui rappresenta un lettore che, pieno d’attesa, passa in rassegna ogni scaffale.

Flavio Ermini è nato  il 15 dicembre 1947 a Verona, dove vive e lavora nel campo dell’editoria. Poeta narratore e saggista, dirige la rivista di ricerca letteraria Anterem, fondata nel 1976 con Silvano Martini. I suoi interessi di ricerca e di studio sono concentrati in due ambiti precisi: da un lato la ricerca poetica di una lingua inaugurale, che consenta di riguadagnare la continuità originaria tra parola e mondo; dall’altro, la ricerca di un “pensare” che possa strettamente coniugarsi con il “poetare”, alla luce di un rapporto sempre nuovo tra parola e senso. Ha tenuto conferenze e lezioni magistrali nelle facoltà di Lettere e Filosofia di numerose università europee, tra cui: Toulouse (Université de Toulouse – Le Mirail), Losanna (UNIL), Roma (Roma Tre), Milano (Statale), Trento (Statale), Venezia (IUAV), Chieti-Pescara (D’Annunzio). Ha curato con saggi interpretativi di accompagnamento l’edizione di opere letterarie e filosofiche di autori quali Yves Bonnefoy, Félix Duque, Jean-Luc Nancy, Vincenzo Vitiello, Romano Gasparotti, Aldo Giorgio Gargani. Fa parte del comitato scientifico della rivista internazionale di poesia ‘Osiris‘, della rivista di studi filosofici ‘Panaptikon‘ e della rivista di critica letteraria ‘Testuale‘. Firma la rubrica “Le abitazioni della poesia” sulla rivista d’arte “Equipèco“. Ha curato le antologie poetiche Ante Rem (premessa di M. Corti, 1998); con A. Cortellessa e G. Ferri, Verso l’inizio (premessa di E. Sanguineti, 2000); con A. Contù, Poesia Europea Contemporanea (premessa di C.C. Harle, 2001). Per MorettieVitali, dirige la collana Narrazioni della conoscenza, che ospita, tra gli altri, volumi di Nancy, Duque, Montano, Mati, Bonnefoy, Finazzer Flory, Moroncini, Vitiello, Folin e altri. Per lo stesso editore cura con Stefano Baratta la collana di psicoanalisi e filosofia Convergenze. Per Anterem Edizioni cura la collana di poesia Limina e, con Ida Travi, la collana di saggistica Pensare la letteratura. Per Cierre Grafica dirige, con Yves Bonnefoy, Umberto Galimberti e Andrea Zanzotto, la collana Opera Prima, e cura, con Ida Travi, la linea editoriale Via Herakleia – Forme della poesia contemporanea. Suoi testi poetici e narrativi sono stati tradotti in francese, inglese, spagnolo, slavo, russo. Collabora all’attività culturale degli ‘Amici della Scala’ di Milano.

Gabriele Nugara (Moncalieri, 30/10/1984) vive e lavora come montatore video a Berlino dal 2009. Dopo la maturità classico-linguistica presso il Liceo “V. Gioberti” di Torino si è laureato in Scienze della Comunicazione con una tesi su Hermann Hesse. Si occupa di scrittura e di progetti didattici legati all’audiovisivo da diversi anni. Ha realizzato da studente opere legate alla scuola fin da giovanissimo, partecipando al Cinema Giovani nel 1997 con il telegiornale scolastico “Replay – un anno di scuola” in collaborazione con Pietro Contadini. Durante gli anni del liceo le partecipazioni al festival Sottodiciotto con “Morire” (1999), “Prodigo” (2000) e nel 2001, in qualità di autore indipendente, con “La Frattura – La mano di Mercurio” (secondo premio e menzione “Ragazzi del 2006”) e “Natura Morta”. Ha fatto parte del gruppo di lavoro di “Underground TV” a cura della Zenit presso l’Istituto A. Avogadro. Ha ottenuto riconoscimenti per i cortometraggi “Redemption” (Visionaria Film Festival) e “Erika – la sua identità” (Festival internazionale di Gradisca d’Isonzo). Dopo aver portato a termine il corso di perfezionamento in Media Education presso l’Istituto Storico della Resistenza di Torino, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, ha avviato la gestione del laboratorio di cinema “Wunderkammer” del liceo V. Gioberti, che nel 2009 ha vinto il festival Occhietti Neri di Rende, la targa 25 aprile dell’Archivio Cinematografico della Resistenza e la sezione Video For Kids del Mestre Film Festival.

Nel 2008 ha ottenuto il Premio Grinzane Cavour della giuria dei lettori per il concorso “Scrivere il futuro di Torino”, dopo aver ottenuto negli anni passati altri riconoscimenti per poesie e sceneggiature (Finalista Premio Aspera – Rivista “Alla Bottega”, Finalista al Premio “Controcorrente” e Premio “Lorenzo Montano” – Sezione Giovani).

Tra il 2010 e il 2011 alcuni dei suoi Scritti Berlinesi sono apparsi sotto lo pseudonimo di Enrico Carovani sui siti internet di poesia absolutepoetry.org e attimpuri.it .

Michele Ortore è nato il 1 luglio 1987 a San Benedetto del Tronto. Laureando in “Studi italiani ed europei” con una tesi sulla lingua della divulgazione astronomica, relatore Luca Serianni. Le sue poesie sono apparse in diverse antologie e hanno avuto riconoscimenti in premi letterari nazionali, tra cui Vivarium 2010, Poesia di strada 2010 (finalista), Il lago verde 2011 (segnalato nella sezione giovani). Alcune sillogi sono apparse su La poesia e lo spirito, Poetarum Silva, Filosofi per caso, Pi greco – Trimestrale di conversazioni poetiche e sul sito di Argo. Ha letto i suoi testi in forma di reading a  Roma e nelle Marche. Venti sue poesie sono state esposte insieme alle opere di Teodosio Campanelli all’interno della mostra “Con-rispondenze di armoniche cromie”, organizzata nel maggio 2011 con il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto. In prosa, ha pubblicato racconti brevi per Giulio Perrone e Terre di Mezzo. Ha collaborato con Historica, UT e con il settimanale d’attualità Carta. È stato vicedirettore della rivista indipendente Vespertilla; cura la rubrica Fino all’ultima fila per Poesia 2.0, tracciando possibili dialoghi tra poesia e teatro; scrive recensioni di poesia contemporanea per Pane e acqua. Si occupa di teatro sulle testate Close-up e TeatroTeatro. Dal 2009 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti come pubblicista.
Rosa Pierno è nata a Napoli nel 1959 e ivi laureata in Architettura, vive a Roma. Dal 1993 collabora come redattrice alla rivista di ricerca letteraria “Anterem” diretta da Flavio Ermini. Ha pubblicato i libri: “Corpi”1991; “Buio e Blu”; “Didascalie su Baruchello” 1994; “Interni d’autore” 1995; “Musicale” 1999; “Arte da camera” 2004; “Trasversale” 2006; “Coppie improbabili” 2007. Svolge intensa attività critica. E’ presente in numerose riviste, antologie e cataloghi d’arte.
Gianni Ruscio da giovanissimo è stato ammesso al Conservatorio di Musica “S. Cecilia”. All’età di 15 anni, col suo violino in spalla, ha girato l’Europa come artista di strada. Ha lavorato per Greenpeace. Ha frequentato presso la facoltà di Lettere dell’Università “La Sapienza” il Corso di Laurea in Letteratura Musica e Spettacolo. Nel 2009 ha tenuto una performance musico-poetico-teatrale scritta e interpretata da lui, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Roma, dalla quale ha tratto il suo secondo libro di poesie: “Nostra Opera è Mescolare Intimità”, che sarà pubblicato a breve dalla casa editrice non a pagamento “Tempo al Libro”. Ad oggi frequenta un corso di formazione in Musicoterapia presso la “Fedim”, la Federazione Italiana di Musicoterapia. Insegna musica nella scuola “Sentieri Musicali” di Roma. Svolge attività d’assistenza come operatore sociale.

Massimo Sannelli è nato nel 1973. Vive a Genova, in Salita degli Angeli. La sua biografia letteraria ha molti rami, i più importanti sono questi: il nuovo commento alla Comedìa di Dante (Fara, 2010); la collaborazione accreditata alla Bocca del lupo di Pietro Marcello (Migliore Film al Torino Film Festival, Premio Caligari al Festival di Berlino, David di Donatello e Nastro d’Argento); la distruzione e la riscrittura di tutte le sue poesie, per liberarle da tutti i vincoli: il primo volume contiene i testi degli anni 1993-2006, con il titolo L’aria (Puntoacapo, 2009); il secondo (per gli anni 2003-2011) è ancora inedito. È editor della casa editrice internazionale «La Finestra» (Trento). La sua attività completa è nel sito www.massimosannelli.splinder.com. La scrittura non nasconde niente:

tutta la pelle è netta, quasi senza
acqua; la fame resta; l’uomo ha
il pudore grandissimo.
allora è fatto uno sfregio, una cosa finale
è fatta: l’ultima cosa è QUESTA, parola
preferita, la prima corazza detta, il vincolo
già chiaro, per esistere.

Superato il limite dei trenta anni (superficie; la prima corazza); […]

e questo periodo ha slanci felicissimi. lo stile si sposta su immagini piccole: l’ape il chiostro l’emblema il leone dell’araldica [rampante]. in tutti i modi, il lavoro diceva: io avevo fame, io avevo prima. questo è ciò che NON siete; ed ecco ciò che NON posso. Per pietà si parlava sempre, ad un nemico ignorante, per sua colpa.

Quando qualcuno mi chiede quattro righe in cui dico – chi sono e quello che faccio – mi viene mal di testa. Niente salivazione, la bocca mi si impasta, le labbra mi si tirano come quelle dell’uomo del Similaun. Proviamoci, comunque. Da quel fatidico giorno in cui mio padre mi disse: ora ti scegli uno sport, pratico arti marziali. Per tutta la mia vita ho amato che mi si raccontassero storie e raccontarle. Una vita, questa mia, che non tiro avanti poi da troppo tempo, perché Francesco Terzago nasce nel recente 1986. Amo giocare di ruolo, la Ginger Tom; quei libri difficili da trovare, la fantascienza, i B-Movie. Mi piace David Foster Wallace. Ah, sono uno scapestrato studente di Lettere dell’Università degli Studi di Padova, in ritardo quasi su tutto. Gestisco assieme a studenti e dottorandi dell’Unipd un portale di approfondimento politico e culturale (www.logoutnet.org) –; mi piace la pizza kebab, detesto fare i mestieri di casa. Non sopporto le poesie smelense alla sole-cuore-amore e chi sostiene che scrivere sia solo ‘talento’; perché scrivere è fatica, esercizio costante, studio, passione; sì, anche talento. Non soffro di nessuna allergia anche se certi pressapochismi mi suscitano un certo prurito. Mi aggiro per il nord-est a fare ‘letture di poesia’; vedere per esempio il progetto ‘Ultranovecento‘. Se avete bisogno di me, be’, scrivetemi una mail o cercatemi su Facebook…
Ida Travi nasce a Cologne, in provincia di Brescia, nel 1948. Scrive poesia, prosa e testi drammaturgici. La sua ricerca si svolge sia sul piano poetico che sul piano teorico. Negli anni ’80 pubblica Vienna e L’abitazione del secolo, prose poetiche edite con la piccola casa editrice Corpo 10, fondata da Michelangelo Coviello. Negli anni ’90 si trasferisce a Verona, dove ben presto si creano occasioni d’incontro con la Comunità Filosofica Diotima e dove approfondisce il pensiero della differenza. Nelle raccolte poetiche Regni e Il distacco, edite da Anterem, si raccolgono le poesie ‘scritte per essere dette’ e contemporaneamente viene a definirsi la peculiare posizione teorica dell’autrice che sfocia nella pubblicazione del saggio L’aspetto orale della poesia (1° edizione Anterem 2000, 3°edizione Moretti&Vitali 2009), e in alcuni scritti sulla lingua materna, intesa come ‘lingua parlata sul nascere’ nel primo rapporto con il mondo. Seguono la pubblicazione e la messa in scena dell’atto tragico Diotima e la suonatrice di flauto (La Tartaruga-Baldini Castoldi Dalai 2004) e le due raccolte di poesia per la musica La corsa dei fuochi e Neo/Alcesti (2009 Moretti&Vitali ). Mette in scena con sua regia l’adattamento delle sue opere.
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  1. In occasione della Giornata mondiale della poesia, il 21 marzo, nasce il Premio Nazionale Primaveradellapoesia, ideato e promosso da Francesca Parvizyar in collaborazione con Comune di Milano Assessorato Cultura Moda Design e Consiglio di Zona 6.
    Durante la giornata del prossimo mercoledì 21 marzo, dalle ore 12 alle ore 14 in 9 Biblioteche di Milano si svolgeranno letture di poesie selezionate da Tomaso Kemeny, vicepresidente della Casa della Poesia di Milano. Presso la Biblioteca Sormani, in Sala del Grechetto, le letture saranno tenute da Massimo Loreto, docente dell’Accademia dei Filodrammatici e nelle altre sedi (alla Valvassori Peroni, che con una apertura straordinaria festeggia i tre anni dall’inaugurazione, Calvairate, Chiesa Rossa, Zara, Quarto Oggiaro, Sicilia) da allievi dell’Accademia dei Filodrammatici; alla biblioteca Dergano Bovisa interverrà Luca Uslenghi del Teatro Bambini e alla Lorenteggio da Gianni Magno.
    In ogni biblioteca l’accompagnamento musicale è affidato ad allievi del Conservatorio G. Verdi di Milano.
    Con questa iniziativa aperta alla città, rivolta in particolare ai giovani e animata da giovani si vuole annunciare l’istituzione del Premio letterario Primaveradellapoesia, nel quale Francesca Parvizyar ha coinvolto autorevoli nomi. La Giuria è infatti composta da: Arnoldo Mosca Mondadori, presidente; Graziella Bernabò, Ambrogio Borsani, Silvio Bordoni, Alberto Casiraghy, Suor Onorina Dino, Tomaso Kemeny, Antonio Riccardi, Manuel Serantes Cristal, Mons. Dario E. Viganò, Maria Alberta Viviani.
    Da quando, nel 2009, Francesca Parvizyar ha creato l’evento “Waiting for… Milano premia i giovani”, un omaggio al compositore dell’opera inaugurale della prima scaligera, la sua attività non ha mai smesso di rivolgersi ai giovani, offrendo un palcoscenico e possibilità concrete per la crescita culturale e accademica. Consolidato il cammino del premio “Waiting for…”, ora legato all’Università degli Studi di Milano con l’assegnazione di borse di studio per ricerche in storia dell’alimentazione e tecnologie agrarie, con una chiave di lettura che si focalizza sui temi di Expo.
    “La musica, che è l’ambito dal quale provengo e appartengo, e la poesia sono due mondi estremamente vicini. In entrambi la passione e il calcolo, anziché scontrarsi, generano il miracolo dell’equilibrio compositivo, di note, metrica, crescendi, accelerandi e pause” spiega Francesca Parvizyar illustrando il premio. “La primavera porta con sé l’idea del fiorire e i talenti che devono ancora sbocciare sono quelli più fragili. Per questo la giuria ha voluto individuare due classi di scrittori sul nascere da stimolare e proteggere.
    Le categorie di concorso saranno due, simbolicamente intitolate l’una ad Alda Merini primaveralda, e rivolta a ‘penne’ giovanissime tra i 14 e i 25 anni alle quali verrà data la possibilità vedere pubblicata la propria opera; l’altra categoria guarda alla vita e alle opere di Antonia Pozzi e si intitola persempregiovane, premio per l’opera prima; al vincitore di questa sezione verrà assegnato un riconoscimento di € 1.000.
    Gabriele Rabaiotti, Presidente del Consiglio di Zona 6 dichiara: “Fin da subito abbiamo sostenuto l’iniziativa di grande valore culturale per la città e per la nostra zona, abitata e spesso raccontata da Alda Merini. Qui nelle vie e nelle case di zona 6 hanno vissuto e vivono poeti di grande valore e di notorietà nazionale e internazionale: tra questi Alda Merini, Antonio Porta e Giancarlo Majorino. Consideriamo questo un privilegio e insieme un impegno. Nel nostro programma di mandato ricorre l’importanza della conoscenza, della memoria, dell’avvicinamento alla cultura e della sua diffusione come risorse non sostituibili per immaginare e progettare un futuro migliore”.
    L’iniziativa Primaveradellapoesia è resa possibile grazie alla partnership con i Centri Porsche Milano che in linea con le attività promosse da Porsche Italia a livello nazionale, rinnovano e rinforzano il loro programma di impegno sociale a sostegno della cultura e dei giovani per rimarcare i valori fondamentali del brand: innovazione, tradizione qualità ed eccellenza.

    Primaveradellapoesia un’idea di Francesca Parvizyar

    *
    Mercoledì 21 marzo 2012 – dalle 12 alle 14
    Milano, in 9 Biblioteche
    Sormani, Calvairate, Chiesa Rossa, Lorenteggio, Dergano Bovisa, Quarto Oggiaro, Sicilia, Valvassori Peroni, Zara

    Letture di poesie selezionate da Tomaso Kemeny con gli Allievi dell’Accademia dei Filodrammatici
    Accompagnamento musicale con Allievi del Conservatorio G. Verdi di Milano

    per informazioni: http://www.primaveradellapoesia.it

    **
    Premio letterario Primaveradellapoesia
    Regolamento disponibile dal 21 marzo 2012 sul sito: http://www.primaveradellapoesia.it

    Categoria primaveralda: limitata ad autori di età compresa tra i 14 e i 25 anni
    Categoria persempregiovane: premio all’opera prima – al vincitore € 1.000

    Scadenza bando: 30 settembre 2012
    Premiazione: 21 marzo 2013

    ***
    Mercoledì sera, presso la Casa Museo Alda Merini, in un evento ad invito, si svolgerà un omaggio alle due poetesse che hanno ispirato il premio.
    Orazio Sciortino, pianista affermato a livello internazionale, eseguirà l’Agnus Dei dal Requiem di Verdi nella trascrizione di Franz Liszt, compositore caro alla ideatrice di Primaveradellapoesia che lo scorso anno ha curato il fund raising per il restauro del suo pianoforte presso il Museo Teatrale alla Scala.
    Interverranno l’attrice Elena Ghiaurov; il giovanissimo tenore Roberto De Gennaro accompagnato all’arpa da Giovanna Di Lecce; Stefania Fiandise della Scuola di Danza Principessa con una coreografia di Roberto Fascilla sul tema della Danza sacrificale dalla Primavera di Stravinskij.
    Parteciperanno anche Stefano Raimondi, Marco Dalla Torre e Mons. Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. Ospite d’eccezione sarà l’attore Giancarlo Giannini.
    Gli ospiti saranno accolti da un welcome drink con Bellavista Franciacorta Cuvée brut e un gelato cioccolato e fiori di pesco appositamente, creato da Chocolat su idea della stessa Francesca Parvizyar.

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