Poesia 2.0

La memoria non è un modo di guardarsi alle spalle per recuperare ciò che è definitivamente perduto [...] ciò che è trascorso non è sentito come al di fuori, ma dentro ciascuno di noi. Il nostro passato è, quindi, quello che siamo. — Paolo Ruffilli

Poesia, l’unica che dica la verità

Amo la poesia perché quando scrivo so sempre da dove parto, e non so mai dove arrivo. Arrivo sempre in territori sconosciuti, e dopo ne so più di prima. Non scrivo quello che so, ma lo so mentre lo scrivo, e per me la poesia è sempre fonte di continue rivelazioni. E’ come se durante la scrittura ci fossero in me improvvise rotture dell’inconscio. In questo senso sono abbastanza convinto che la parola venga prima del pensiero, sia un veicolo del pensiero. Non si scrive quello che si sa, ma lo si sa dopo averlo scritto.

A volte scrivo delle cose che non so assolutamente cosa significhino; lo capisco dopo, o a volte, addirittura, me lo faccio spiegare da altri. Sono d’accordo, in questo senso, con quanto scrive Perniola: “Il poeta non è il miglior fabbro, ma il miglior strumento”. Io non creo, ma sono creato. Non scrivo, ma sono scritto. A volte penso che la principale qualità che dovrebbe avere un poeta sia quella di non tradire quello che gli viene dettato con considerazioni banali (con quello che immagina di essere, o che crede di dover essere, per esempio). Penso in questo senso che sia difficilissimo essere spontanei: la spontaneità è nascosta sotto una serie di strati di rigidità intellettuali, di pseudo conoscenze ideologiche, di velleità banali; la poesia rompe tutto questo, va al centro dei problemi. Raggiungere la spontaneità è un atto che richiede infinite mediazioni, tecniche, ma soprattutto sensitive e di onestà intellettuale.

Credo che la poesia (come ogni forma d’arte) sia il tentativo, con mezzi non perfetti, di giungere alla perfezione. C’è quindi sempre dentro qualcosa di artigianale, di imperfetto, così come artigianale è una preghiera. Nulla di precostituito o di seriale. Gli architetti romanici facevano sempre la parte destra di un edificio un po’ diversa dalla sinistra, perché ritenevano che la perfezione potesse raggiungerla soltanto Dio. (Un esempio del fatto che la parola precede la conoscenza: prima di scrivere questo pezzo non avrei mai immaginato, a proposito dell’arte, che avrei parlato di Dio).

Tutto ciò che attiene al campo dell’estetica (non solo la poesia, ma l’architettura, la moda, la musica) è quello che tiene insieme la società, perché dà ragioni comuni per vivere, perché attiene all’autorappresentazione di se stessa che ha l’umanità. Apparentemente l’arte non serve a niente, perché non ha connessioni immediate (utilitarie) con la realtà. In realtà tutti gli artisti, dai poeti ai fabbricanti di cravatte, ai disegnatori di fumetti, in qualche modo contribuiscono a creare un’autorappresentazione e un’idea di sé dell’umanità. E spesso sono gli unici a dire la verità, e l’umanità se ne accorge solo in ritardo: i poeti non possono salvare il mondo, perché il mondo se ne accorgerà solo dopo.

(di Carlo Bordini su L’Unità del 1° maggio 2002. La foto è di Dino Ignani.)

About author
Share this article
  • Digg it
  • Add to Delicious
  • Share on Facebook
  • Stumble it
  • Subscribe by RSS
  • Share on Google
2 total comments on this postSubmit yours
  1. Sono sentitamente d’accordo con Bordini.
    db

  2. condivido tutto.
    cb

Submit your comment

Please enter your name

Your name is required

Please enter a valid email address

An email address is required

Please enter your message

RSS Poecast

  • Rebstein: La Biblioteca di RebStein (XXXI) June 2, 2012
    La Biblioteca di RebStein XXXI. Giugno 2012 Gianmarco Pinciroli ______________________________ […]
  • La poesia e lo spirito: Marcello D’Orta. Era tutta un’altra cosa. I miei (e i vostri) anni Sessanta June 2, 2012
    di Guido Michelone A ventidue anni dallo strepitoso e inaspettato successo con Io speriamo che me la […]
  • Rebstein: Il viaggio June 2, 2012
    Gianmarco Pinciroli “Nella nostra intuizione, il pensiero più immediato già da subito presentifica […]
  • La poesia e lo spirito: 77. Fuochi d’artificio June 2, 2012
    da qui Dicono che certe vite si decidano in una notte sola. Ti chiedi se possa valere per Futura. T’illudi […]
  • La poesia e lo spirito: 77. Fuochi d’artificio June 2, 2012
    da qui Dicono che certe vite si decidano in una notte sola. Ti chiedi se possa valere per Futura. T’illudi […]

Facebook

Ultimi Tweets

  • about 1 hour ago

    ¡Poesia-letteratura está disponible! http://t.co/ip2b71sq ▸ Historias del día por @Bookrep @GianPaoloSerino @FraColl

  • about 7 hours ago

    Top story: Ieri, oggi, domani | 404: file not found http://t.co/Jhxc19eH, see more http://t.co/eMfeUmg9

  • about 7 hours ago

    Top story: Il blog dell'Indice dei Libri del Mese: Festa della Repubblica: terremoti, c… http://t.co/D94B7zTx, see more http://t.co/3QZ5t0sW

  • about 10 hours ago

    Top story: Questioningly: Invent a New Word, Spell It Correctly : The New Yorker http://t.co/TrABlQcB, see more http://t.co/eMfeUmg9

  • about 12 hours ago

    http://t.co/mucqnpnD http://t.co/hUpljam9

  • about 12 hours ago

    tigre contro grammofono [ p-operette morali] n.1 - Poesia 2.0 http://t.co/9dQUhAm4

Poesia 2.0 © 2012 All Rights Reserved

Designed by WPSHOWER

Powered by WordPress