
Domenico Cara: “La materia del mondo”
di Francesco De Napoli La materia del mondo di Domenico Cara effonde arguzia e passione, “ironia e strazio” – come riferisce Stefano Lanuzza -,spiazzando e disorientando continuamente il lettore. Intanto, dichiara di preferire “la…

Il suono di sottofondo della città e i turbamenti ritmici della Carla del Pagliarani
(Seguendo Carla Dondi per le vie di Milano, tra le macerie della poesia) 1. Il suono della città Forse le città non cambiano. A Milano, nella zona di piazzale Lodi, c’è ancora il ponte di…

Domenico Cara: “Lo stato della logica”
di Antonio Spagnuolo “Tutto dimostra l’attenzione di Cara al suo /nostro tempo, tutto per lui fa poesia rientrando nelle linee di difesa comune che preparano il possibile. Quale non è stato saperlo. Né chiederlo….

Domenico Cara: “Pietra scissa”
di Walter Nesti “La forza dell’aforisma è nella sua perentorietà, come quella dello sgherro nel ceffo. Forza – sopruso”. Questa definizione di Camillo Sbarbaro, premessa in limine al volume di Domenico Cara Pietra Scissa,…

Domenico Cara: Cardini Macerie Flumina
di Adam Vaccaro L’ultima raccolta di versi di Domenico Cara è un testo che completa la trilogia composta con “Passeggiare nella brughiera” e “Filigrane innaturali”. Forme diverse per un unico discorso, circolare e insieme non…

Alcune osservazioni sul rapporto opera – sistema nella più recente poesia di Domenico Cara
di Augusta Mazzella di Bosco È davvero difficile trovare un altro poeta così capillarmente ossessionato dal sociale e con esso in un costante rapporto di odio – amore, come Domenico Cara. A cercare le…

Note su “Volevo essere Jeanne Hébuterne” e “Fragilità del bene” di Loredana Magazzeni
di Leandro Di Donato Gli ultimi due libri di Loredana Magazzeni hanno diversi punti in comune e un filo, sottile ma tenace, che li lega. Il primo affronta, nelle diverse sezioni che compongono il…

Enrico De Lea. Dall’intramata tessitura
La piccola, ma già significativa per il valore delle opere proposte, collana di poesia di Smasher ci propone tra gli altri un libro di Enrico De Lea, autore finalista nel 2010 al premio…

La dissoluzione del discorso poetico: Dante Maffìa “Io poema totale della dissolvenza”
Due secoli fa Feuerbach scriveva: «dimmi quello che mangi e ti dirò chi sei»; un altro filosofo, Hegel, ha scritto la famosa sentenza: «il reale è razionale»; un altro filosofo più vicino a…

Il linguaggio perla di Domenico Cara
di Silvana Folliero Lo sguardo acuto sulla vita collettiva e individuale, sulla storia, sulle vacanze che l’uomo si prende dal pensiero umorale, vacanze spirituali e simboliche da un mondo perverso e instupidito da una…

Oroscopi, di Veronica Fallini: solo una poesia di minute ossessioni?
La pulizia descrittiva e il modesto understatement del titolo (Oroscopi) e del sottotitolo (E altre minute ossessioni) dell’ultima raccolta di Veronica Fallini possono di prima battuta trarre in inganno anche il lettore di…
Il simbolismo utopico di Marco Onofrio
(Marco Onofrio Ora è altrove, Lepisma, Roma, 2013) L’assenza di un simbolismo italiano Facciamo un passo indietro. Per parlare della poesia di Marco Onofrio dobbiamo ritornare agli inizi del Novecento: concentriamo la nostra…

Poesia Condivisa n.17: “Trilogia dello zero” di Antonio Bux
a Vincenzo L’apertura verbale è come un’ala, vira lentamente la sua sponda, si curva nel parlare al limite del senso; ma come un’ala necessita la…

Francesco Dalessandro: ‘L’osservatorio’ – nota di Sauro Damiani
di Sauro Damiani “Torna, Musa, coi mattini brumosi e torbidi d’autunno”. È il primo verso del libro del Dalessandro, che con l’invocazione alla Musa e i sei accenti principali imitanti l’esametro denuncia subito l’ambizione…

A proposito di ‘Romanzi’ di Domenico Cara
di Maurizio Grande La curva poetica di “Romanzi” coinvolge tutta l’esperienza esistenziale del poeta e dell’uomo moderno, e contiene i sincronia tutta la molteplicità delle componenti di vita come fatto e come memoria. È…

Commento a ‘Requiem auf einer Stele’ di Federico Federici
Requiem auf einer Stele si configura sin dal titolo come un procedimento litografico: l’oggetto finale (il libro) viene presentato come se – nel rispetto della premessa, che vuole i dodici frammenti incisi sulla…

Domenico Cara: ‘Dopo gli statuti’
di Arnaldo Lucchitta Tra psico – favole, detti e contro – detti, inaspettate scenografiche boutades, arditi e improbabili accostamenti, conflittualità verbali nel gioco iroso /ironico della parola, esiti inattesi con complicazioni deformanti, Domenico Cara…

La poesia di Sebastiano Aglieco
di Rosa Salvia In questa mia avventura nella poesia di Sebastiano Aglieco che si snoda dalle sofferte radici della sua Sicilia al velo di nebbia sul Parco di Monza, sua città adottiva, mi fermo a…

Domenico Cara: ‘Le diagonali della psiche’
di Andrea Rompianesi È segno di evento inaspettato la poesia di Domenico Cara. Certo il trasalire è in respiri, esclamazioni, linee dell’espressione testimone di una mobilità responsabile. Attraversamenti (quasi eburnee trasfusioni alla Ritsos, o…

Ipotesi aforisma in ‘Lume degli occhi’ di Domenico Cara
di Marzia Alunni Il rapporto quotidiano con la testualità ci abitua ad una sorta di perdita di potenziale del linguaggio. Il senso recondito, ma persino quello manifesto, delle parole, sfugge all’attenzione, ci si sofferma…