[Una storica libreria di Verona verrà chiusa per lasciare il posto ad un Intimissimi. Questa la riflessione di Alessandro Assiri - che ho ricevuto per via privata e che ho deciso di pubblicare con il consenso dell'autore. L.B.]
Finalmente posso scegliere. In un economia pluralista e concorrenziale avrò pure il diritto di comprarmi le mutande dove mi pare.
D’altronde, diciamocelo: cosa ce ne facevamo di un’altra libreria? Vuoi mettere il push up o i boxer con gli orsetti.
Di quale utilità potranno mai essere Barrico, anche se di seta se ne intende, e Saviano, anche se qualcuno in mutande l’ha lasciato. Di certo non vale il nuovo brand.
Io non so mai dove andare a comprarmi lo slippino in questa città dove le librerie crescono come funghi. Ci sarà pur bisogno di qualcuno che mi copra il culo.
Ero veramente stanco di dover fare otto metri nel caso capitasse un bisogno impellente o una serata importante.
Poi, diciamocela tutta: i libri mica si regalano. Se oggi vuoi far colpo, che le porti a casa? un autoreggente o le cazzate di Travaglio? Vabbè, ci sarebbe la cucina, ma la Parodi in edicola si trova.
La cultura, pensa te che parolone. Serve un po’ in campagna elettorale e poi più niente. La nostra via Mazzini così trafficata e piena di gente non vorrà mica fornire uno spettacolo così inutile e indecente.
Siamo fatti al 90 per cento d’acqua e se pisci c’è bisogno di cambiarti. È vero che anche la carta potrebbe avere la sua utilità, ma questa è un’altra storia, e le storie appartengono ai libri e a noi non ci interessano.
Se ci pensi ad Alessandria incendiarono libri e pergamene, mica calzettini.
Riflettevo per facezia: ma dove la stenderanno, poi, tutta questa biancheria? Già mi vedo in sottoriva a camminare in un cielo di t-shirts o traslocare con cartoni di perizoma e canottiere verso lidi più sicuri.
“Ne uccide più la penna che la spada”, ma a Verona no: noi si sta al sicuro, abbiamo fatto di tutto per metterci al riparo. Siamo come Highlander, ne resterà soltanto uno – per scaramanzia preferirei due, ma quello è un fatto personale.
Mia nonna mi diceva sempre: metti la roba pulita che se cadi e ti fai male all’ospedale non ti trovano con le mutande sporche… non ti preoccupare Rosetta: pericolo scampato.