Appunti: [ Adriano Spatola ]
Clicca sull’immagine per leggere il saggio su Issuu. X. Solipsismo o comportamento? L’anno di nascita della rivista Ana Etcetera è il 1958, l’anno di morte (presunta) il 1971, dieci fascicoli in una dozzina d’anni, quanto basta per controllare dal di dentro i «lavori in corso» (questa sigla appare tra le altre sulla copertina della rivista) di una metacomunicazione pretesa «quasi privata»; a scanso di equivoci sul ruolo di tale privacy nel campo della sperimentazione sulla «filosofia astratta» e sul linguaggio la linea programmatica di Ana Etcetera viene indicata anche come possibilità di «scrittura in circolo», «servizio di comunicazioni». È evidente che l’accumulo di tali esche definitorie serve in primo luogo a porre il lettore di fronte a una zona d’intervento in cui vengono contemporaneamente messe in moto l’analisi del linguaggio e la conoscenza di sé, l’eterodossia filosofica e l’esercizio individuale del pensiero (anzi, dello «spensare»), la tipo/grafia quale elemento costitutivo del discorso e il sense off sense, e questa zona d’intervento è da considerarsi aperta tanto al rito comportamentistico quanto all’interlinguaggio.