
Una postilla sul genere romanzo
di Gianfranco Fabbri Un romanzo è impresa di segni e segnature; sarebbe qualcosa di estremo, se il punto di vista dovesse provenire da un’angolatura vicina alla follìa. Ma un romanzo è anche ridda di…

Sirene… di Hopper – Un estratto dalla raccolta “Sirene” di Caterina Pardi
Pubblichiamo con piacere alcuni estratti dalla raccolta inedita “Sirene” di Caterina Pardi. In questa silloge, che l’autrice ha concepito come un vero e proprio concept book, Pardi rielabora una notoria narrazione mitica, che…

Su “Olimpia” di Luigia Sorrentino
“Olimpia”, ultimo lavoro di Luigia Sorrentino, è la costruzione di un mondo dove la parola è immagine orfica e segno che indica un siamo, “siamo colui che sprofonda / a un passo da…

Rumore di fondo, una silloge di inediti di Francesco Terzago su Critica Impura
Il 20 Febbraio scorso usciva su Critica Impura, con una breve introduzione di Sonia Caporossi, una mia silloge di prose poetiche, se mi è concesso definirle in questo modo. Mi piacerebbe segnalare questo…

Sereniano, anzi no. / “Per ogni frazione” di Davide Castiglione
Leggo Per ogni frazione di Davide Castiglione a più di due anni dalla sua pubblicazione, nel periodo in cui la ritualità del “culto dei morti nell’Italia contemporanea” (per usare il titolo di uno splendido…

tigre contro grammofono [p-operette morali] n.11
Il cassone rosso del camion della raccolta dei rifiuti nonostante il rivoluzionario sistema di assorbimento e distribuzione dell’impatto con scocche antiintrusione ad alta resistenza montate su un telaio con rinforzi ad anello è…

Vicolo Cieco n.31: Poesia Civile
Vorrei correggere una mia affermazione apparsa in qualche articolo e sostenuta in alcuni dibattiti, in merito al fatto che la poesia civile sia di fatto una questione di atteggiamento. Credo fermamente, come ho…

Le metamorfosi dell’aforisma – Ripartizioni per l’infinito presente ne’ “L’enigma e la strategia” di Domenico Cara
di Rita Ciprelli Corpus della scrittura, scissioni casuali, ferite necessarie del testo; ogni scrittura è un’espressione infinitamente mediata del corpo fisico. L’organismo vivente, l’”ossessione”, “l’ombelico della realtà”, corpo d’amore – “Afrodite” – o di…

Dove andrà il sistema-poesia?
Buoni segnali dalla rete Ho una strana fiducia. Cioè che, almeno nel micro-sistema della diffusione e ricezione della poesia in Italia, e per come viene fotografata dalla rete, le cose cambieranno in meglio….

Su “Dopo tanto esilio”, di Anna Elisa De Gregorio
di Maria Grazia Camilletti Il titolo suggestivo della seconda raccolta di Anna Elisa De Gregorio è Dopo tanto esilio, edita da Raffaelli nel 2012, con introduzione di Davide Rondoni. Titolo in sospeso, allusivo, come…

Ricordando Vittorio – lettura di una poesia da Gli strumenti umani
Oggi, domenica 10 febbraio 2013, ricorre il trentennale della morte di Vittorio Sereni. Il 2013 è anche l’anno del centenario della sua nascita, e iniziative – letture, mostre, conferenze – si stanno diffondendo,…

Dentro, ma in espansione. / “Estensioni del tempo” di Martina Campi
Conoscendo da qualche tempo l’attività di poetessa e di performer live di Martina Campi, ho da subito immaginato che la sua opera prima, Estensioni del tempo (Le Voci della Luna, 2012), interrogasse…

Un ragionamento in bozze, per non essere miopi – “Dieci bozze” di Rachel Blau DuPlessis (Vydia, 2012)
All’epoca della “querelle Sanguineti-Szymborska” – originata da due articoletti sulla Lettura del Corriere della Sera e poi proseguita a lungo nei lit-blog – ebbi a schierarmi per la seconda, ovvero in favore di…

Intervista a Sandro Montalto su ‘Il segno del labirinto’
di John Rugman Perché scrivi poesia? La domanda più difficile! Purtroppo è stata rivolta a così tanti autori che è difficile rispondere senza ripetere cose già dette da altri, o dire banalità. Per…

Vicolo Cieco n.30: il tempo sbiadito del recensire
Nello stare faccia a faccia con un testo, se si ha qualche dovere lo si ha solo nei confronti della letteratura. Non mi sento recensore, non ne ho l’atteggiamento: parlo e scrivo solo di…

Sette nomi per non nominare: su “Erodiàs” di Giovanni Testori
Jokanaan! Jokaslaan! Slanjokaan! Mascula barba insanguinada lengua dal mio spillon tutta infilzada e tutta dalle di me furtive e sessualiche salive, ecco, sbausciada. Giuan, Ohi me por nan! Testa che piango, testa che…

Urtext: la lettura come fenomenologia – Parte 2
(QUI la prima parte del saggio) La lettura come fenomenologia Interrogare è sempre un interrogarsi, e in ciò si distingue dal domandare – che è ciò che fa chi già sa (o crede di…

Coraggio e gloria dell’annullarsi: sulla poesia di Maria Grazia Calandrone
“Leggere la poesia di Maria Grazia Calandrone è esperienza conclusa e traducibile soltanto in se stessa”: comincio da queste parole di Michele Ortore, che condivido, per avvicinare questa poesia di picchi e di…

Nelle cattedrali della fabbrica: per una rilettura dell’opera di Nadia Agustoni
Ho cercato per anni una poeta che facesse l’operaia, dopo aver conosciuto l’opera di poeti come Di Ruscio, Brugnaro, Franzin, e non riuscivo a trovarla. L’ho incontrata una sera dell’estate 2012, a Tarcento…

Urtext: la lettura come fenomenologia – Parte 1
Quattro premesse 1. Il reale non è la realtà. Esso non si caratterizza per nessun tratto peculiare o registro etico determinato: semplicemente è, ed essendo ci convoca sul piano dell’essere. Il reale è…