Sul tram tutti sono distratti. Le espressioni facciali sono quelle che sono adatte alla situazione. Il modo di stare le mani nelle mani. I piedi incrociati; le gambe. La luce. C’è l’odore forte della folla. Il modo di stare seduti composti. La vibrazione del veicolo in corsa. Il rumore.
Loro si tengono aggrappati alle maniglie. Non ci stanno nemmeno attenti tanto sono abituati. Tutta questa tanta gente, leur nonchalance: loro sono loro sono un’altra cosa con gli occhi in mezzo alla faccia. C’è uno che legge il giornale: batte un poco i piedi. Segnale d’avviso. Il tram si ferma. Scende qualcuno. Qualcuno sale. Riparte.
Fra il tram e il grosso incrocio della grande città c’è un vetro su cui, quando piove, batte la pioggia: loro ci sono anche se tu non ci sei.
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