Dialogare con la pittura, dialogare con i dipinti di Amedeo Modigliani, Frida Kahlo, Cristina Bove e Antonio Laglia, raggruppare di volta in volta tre testi in versi che posseggono come proprio “testo a fronte” ognuno un’opera degli artisti testé citati. Liberarsi d’ogni solipsismo e sentimentalismo, attraverso il transfert di una scrittura che si fa voce dei personaggi raffigurati nei dipinti, è il progetto che sottende la plaquette Trittici – Il segno e la parola, di Annamaria Ferramosca. (Antonio Devicienti)
Trittici – Il segno e la parola (dotcomPress edizioni) è una raccolta di 12 testi poetici in sinestesia con altrettante immagini di opere di arte visiva di due grandi artisti scomparsi, Amedeo Modigliani e Frida Kahlo, e di due viventi, Cristina Bove e Antonio Laglia.
I quattro artisti autori delle opere che hanno ispirato i testi:
Amedeo Modigliani, (Livorno,1884– Parigi,1920), è stato pittore e scultore. Formatosi in Italia a Livorno poi a Firenze e Venezia, a 22 anni si trasferì a Parigi, dove si affermò soprattutto per i suoi ritratti femminili dai volti stilizzati e dal collo allungato.
Frida Kahlo, (Coyoacan, 1907 – 1954) è stata una pittrice messicana. E’ divenuta celebre per i suoi autoritratti ispirati alle tradizioni popolari precolombiane, con i quali, ricorrendo a figure tratte dalle civiltà native, intendeva affermare la propria identità messicana.
Cristina Bove, Nata nel 1942, vive a Roma dal ’63. Artista poliedrica, si occupa di pittura, scultura, arte digitale, fotografia, e scrittura. Ha pubblicato libri di poesia e narrativa e cura alcuni blog di poesia in rete.
Antonio Laglia, nato nel 1953, vive e lavora a Roma. Pittore della scuola romana, è stato allievo di Alberto Ziveri. Ha tenuto negli anni numerose mostre personali e conseguito importanti premi e riconoscimenti.