L’Aria n.21: frammenti dal Digesto

 

21

un giorno l’imperatore Showa disse che non era divino: era solo una «falsa concezione», ci abbiamo creduto e abbiamo schezato, onorevoli e leali sudditi: va bene? No, non va bene per niente. 2500 anni, Amaterasu la dea, un soffio, venti parole, un po’ di ideogrammi che vedi anche in wikipedia, e adesso che si fa? Non si fa niente. Un giorno viene Mishima, onore puro, ma Mishima non serve più. Due bombe atomiche e un Dio che si rinnega facilmente. «Io sono come voi» è peggio di «Dio è morto». A qualche altro fratello, ex compagno degli studi: davvero leggi Debord facilmente? Non ci credo. «La prima frase della Société du spectacle si è avverata!»: e allora?

 

22

non voglio più darti il mio sangue, non voglio più darti il mio tempo, non mi darai più l’urlo e i denti, e io non ti credo: perché sono stanco. non posso più resistere, non devo più impormi la pazienza, e io non ti voglio. se vuoi, esisterai. ora in me intelligendo vivo: come nella fase dello specchio, quando uno si vede, conosce e si ama. ecco lo strano da dire, perché è la cosa NUOVA; e tu parli dell’antico regime, cioè gli scrittori, come li hai sempre visti. non hai capito niente.

 

13

che COSA ci vuoi fare? a fine settembre la pioggia, Pieranunzi, la musica, nippono ya-oke – così come deve essere. Tutto quanto. Il telefono è staccato, e va bene. il poeta sadico è poeta intelligente: l’autore seleziona [e ci gode: vince tutto. Vince da solo; uccide ridendo]. Prima pensavi male, desideravi male; e non ancora IL BENE e il MEGLIO, la prima primavera preziosa.
Stai guarendo dolcemente: Fattelo piacere è un ordine, un fatto nuovo. Vedevi l’altalena, ci giocavi, andavi a messa contento, eri piccolino: sperimentavi un po’ il gentil parlare. Oggi di nuovo, e questa è una cosa buona: fattela piacere.

 

4.

questo martirio è stato anche desiderato e invocato. Che sorpresa: era una follia. Che scoperta: non ragionavi più. Una delusione: dopo il diluvio c’è il vile, non rinasci a vita nuova, sei quello che sei, parli delle radiografie e del telefono, delle tasse e del videopoker, di una che ritorna e dopo dodici anni è sempre quella (ha un marito diverso). Benedico l’inverno, perché ritorna un altro esperimento con il freddo, perché la casa alta non si scalda. Conosco la realtà e la rabbia tranquilla, che è nata per uccidere e non può. L’azione è troppo sobria, perché è usuale; quella inusuale è Breivik, il folle. Oppure dai gli schiaffi futuristi, un bel gusto. Oppure rompi tutto. Oppure studiare: studiare il momento.
Preparo lo scatto dell’animale sopra l’altro: questa ipotesi. Tu dici: «sarai dimenticato da tutti». Bene: non sai che cosa hai detto.

 

5.

Prepàrati all’acido, alla coerenza, alla mano militare; a dire «non mio popolo» come lèggi in Osea, il profeta.

Massimo Sannelli
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