L’Aria n.14: da 13 pezzi facili

 

10.

Jünger avrà immaginato queste mattine di giugno: il SOLE purissimo, a Lisbona e ad Antibes;
forse non ha mai visto il porto di Genova, che è qui sotto.
il caldo fa giustizia e ci abbaglia: vince i sensi. il sole vince la guardia umana. consideriamo che «esiste la comunità», e poi non esiste. e il peggio è di chi vive con i compagni; però volevo essere solo, sotto il cielo bianco; allora ho alzato la voce, mentre l’acqua…
hanno tagliato anche l’acqua e siamo a secco; ed ecco, un’altra riduzione è virtuosa, fino a quando? va bene lo stesso; e in giugno non ho più cercato la vecchia amica, nemmeno come amante [lei volentieri mi amava, mi amava]; e nemmeno la giovane, nessuna; sono andato via. In principio era il Verbo [e poi l’acerbo, che fu osceno: quando si vide usato, lasciò la pratica]. ora nessuno può più dire ehi, w l’italia! – e QUESTE sono le mattine migliori per la PROVA: fare la linea scritta, praticare la VITA POVERA, attingere l’acqua nuova. e poi non scherzare, ma non piangere: stai saldo (ridi sempre, ma non divertirti: non è ridere).

11.

è il 13 giugno: il tempo non fa bene, non fa bene, perché è troppo e scade, come il prodotto morto. un rifiuto si lancia, e: ehi, la frustrazione; e allora: ehi, il carisma del sole; ma non l’intelligenza, che non urla. ho buona memoria per le date e le ore: un incidente taglia, il motore esplode, il conducente è volato via. La macchina è materiale e spirituale, la selva è fisica e metafisica, scompare tutto quanto. Io non ero stato scelto per il lavoro a metà; casca il mondo e casca la terra; o tutto o niente, e allora meglio tutto; e l’aria invisibile esiste, l’invisibile è massa su un aereo lungo, che vola. è il buonissimo posto della macchina, che lascia tutti.

12.

ho diversi tabacchi (nuovo acquisto). c’è un libro finito e l’idea della MUSICA – tastare questo insieme bianconero, andare sulla MASSA (è il pianoforte); mettere nei suoni la nuova IDEA: non avere più idee, ma fare; non delegare più, ma fare.
Jünger si adatta bene a questi caldi, gli estremi del proprio sole, in Italia. un Virgilio bucolico si rilegge con lo stesso piacere. caro Melibeo, e questa pace è il dono di Dio. l’anagramma di ANONIMO è bello: MA NON IO; oppure MIO ANNO. Ho letto Andrea Pazienza, e l’ho riletto. [poi sono andato nel Paese barbaro, sempre in movimento, freccia scagliata, fuggire dalla tirannia dei rapporti, non essere più giovane, non sposare male, e neanche bene, non essere e non apparire, fare tutto: MA NON IO]

Massimo Sannelli
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