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I dieci libri più apprezzati negli ultimi tre anni:
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Francesco Tomada A ogni cosa il suo nome (Le voci della luna) |
Nadia Agustoni Taccuino nero (Le voci della luna) |
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Stefano Guglielmin C’è bufera dentro la madre (L’arcolaio) |
Milo De Angelis Quell’andarsene nel buio dei cortili (Mondadori) |
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Gianmario Lucini Sapienziali (Puntoacapo) |
Fabio Franzin Co’ e mani monche (Le voci della luna) |
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Mauro Germani Terra estrema (L’arcolaio) |
Maria Grazia Calandrone Sulla bocca di tutti (Crocetti) |
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Maria Pia Quintavalla China (Effigie) |
Gianni D’Elia Trentennio (Einaudi) |
Tra i dieci, mi soffermo su “Trentennio” di Gianni D’Elia, perché non è un solo libro, ma più libri scritti nel corso di un trentennio: lucidamente interpretato e testimoniato. L’autore, per dirla coi suoi versi, “ti dice tutto del tuo tempo e della gente/nuova, che vuole solo sovrastare…”. D’Elia coglie come pochi, e come pochi lo esprime poi in versi, oltre ad aspetti nodali della nostra storia nazionale, i caratteri peculiari della nostra società e della sua classe dirigente. La dimensione civile della sua poesia, va però precisato, non è mai disgiunta da quella estetica, non solo riguardo alle scelte formali, nel solco nobile che ci richiama Dante, Leopardi e Pasolini. Una scrittura dal segno forte pervasa di passione autentica, lungi dall’ideologia quanto dalla letterarietà estrema: “nulla è l’ideale/senza la poesia della vita…”
Giovanni Nuscis è nato ad Ancona nel 1958, vive dal 1973 a Sassari. Ha pubblicato i libri di poesia “Il tempo invisibile” (Book Editore, Castelmaggiore, 2003), Premio Nazionale di poesia “Alessandro Contini Bonacossi” ed. 2003, come opera prima, “In terza persona” (Manni, Lecce, 2006), “La parola data” (L’arcolaio di Gianfranco Fabbri, Forlì 2009), “Transiti” (Quaderni di Poiein a cura di Gianmario Lucini – Puntoacapo Editrice, Novi Ligure 2010). Fa parte della redazione del blog collettivo “La Poesia e lo spirito”. Gestisce un blog, “Transito senza catene”, dedicato alla poesia, alla letteratura e all’attualità.
Saluto anche Liliana (certo, la scelta dei dieci non è stata facile, per i non pochi libri di qualità pubblicati negli ultimi anni!), Antonio (di cui mi fa piacere la condivisione almeno parziale della scelta) e Gianfranco (poeta e critico sensibilissimo prima che editore.
Un caro saluto a Sebastiano e a tutti.
Giovanni
Onorato di essere qui come editore.
Auguro un vivissimo consenso a Giovanni.
Un abbraccio a tutti voi!
Vostro Gianfranco
Antonio, io conosco bene cinqeu di questi libri, che ho recensito: Terra estrema, Quell’andarsene nel buio dei cortili, C’è bufera dentro la madre, Taccuino nero, Sapienziali.
Sì, Liliana, probabilmente sono pochi 10…ma del resto si doveva dare un limite…e non è detto che non si possa bissare con altri 10..cioè, magari due classifiche diverse…ma, insomma, l’intento è quello di lanciare il sasso, sperandoche qualcuno colga l’occasione, tanto per smetterla con le solite frigne che nessuno legge la poesia, che non ci sono bei libri da leggere e cose del genere … del resto, se nessuno dovesse mandare classifiche, vuol dire veramente cvhe siamo messi male e ne prendiamo atto. Seb
Ho letto i libri scelti di Lucini, Germani, Calandrone, Quintavalla e mi sento proprio di condividerne l’inclusione tra i dieci lavori migliori…conosco comunque anche la poesia degli altri (in particolare per me è stata una esperienza emozionante conoscere Franzin, sentirlo raccontare e sentirlo leggere la sua poesia)
Un saluto a Giovanni e a 2.0
Antonio
Alcuni di questi segnalati non li ho letti. Io dico che dieci libri sono pochi… si debbono scartare libri altrettanto validi e dispiace. D’altra parte mi rendo conto che un numero si deve dare…
Liliana
Un caro saluto a Sebastiano e a tutti gli intervenuti.
Giovanni
Condivido il parere Sebastiano, mi piace la “distanza della lingua”, e il legame della lingua”Quell’andarsene..” dopo “l’addio”. Giusto: prima e seconda parte.
Ciao!
Beh, del resto, Margherita, Quell’andarsene…, rispetto al Tema, è nella distanza della lingua che ancora si alimenta ma che sta già allontanandosi…sono due libri che, a mio avviso, avrebbero potuto costituire un unico volume: prima e seconda parte. Ma è un mio parere. Seb
Grazie Giovanni e un caro abbraccio.
Di nuovo confermo il mio apprezzamento per la rubrica che vivo come un’occasione di curiosità (ovviamente), ma soprattutto di segnalazione e di confronto.
Cogiendo l’invito di Sebastiano, lascio un piccolo riscontro rispetto al libro di Milo de Angelis “Quell’andarsene nel buio dei cortili” che trovo sintatticamente più “acquietato” (vicino in questo a “Tema dell’addio”, ma lì questa scelta mi pareva ok al tema) rispetto al Milo de Angelis che preferisco.
Un caro saluto
Come traccia io lascio qui il mio sincero ringraziamento.
E la condivisione di molti dei libri segnalati da Giovanni anche fra i miei preferiti.
Francesco Tomada
Sarebbe bello e utile, e sarebbe l’indice dell’esistenza di una comunità – quanto meno silenziosa, che legge poesia – lasciare qui la traccia dei propri pareri, impressioni di lettura, conferme, smentite. Chè, le classifiche inviate ai lettori, altro non sono che un’occasione per far emergere i libri, letti, questa volta, e veramente, piuttosto che denigrati, ignorati, sopravvalutati.
Sebastiano Aglieco