[Inauguriamo oggi una nuova rubrica di Poesia 2.0 che, in linea con l’obiettivo di mappare il “territorio poetico” che ci siamo prefissi all’inizio di questa nostra esperienza, ha l’intento di proseguire il discorso iniziato il 17 Aprile 2010, in occasione dell’incontro La Poesia nella Rete – Spazi virtuali e immaginari poetici a cura di Sebastiano Aglieco e Francesco Marotta. Buona lettura.]
Una tua breve presentazione …
Sono una scrittrice. Ho pubblicato 9 libri. Faccio parte della redazione della rivista Anterem. Mi occupo anche di arte con un tipo di scrittura che spazia dalla prova letteraria alla critica vera e propria. Sono laureata in Architettura e questo testimonia della mia propensione a interessarmi di diverse pratiche artistiche.
Anche tu hai voluto avventurarti nell’esperienza di gestire un blog. Con quali obiettivi?
Ho trovato accoglienza in numerosi blog, i quali hanno pubblicato i miei testi critici e con i quali intendo continuare a collaborare. L’esigenza di curare un blog personale è nata dal desiderio di avere un luogo caratterizzato da un progetto. In fondo, con i propri test critici e letterari si disegna una mappa, si indicano le proprie coordinate, le proprie direzioni di ricerca. E’ sicuramente una mappa in fieri, in cui mi farà piacere includere anche interventi altrui.
“Trasversale” si chiama il tuo spazio. Perché?
Il titolo è il medesimo di un mio testo letterario che indaga i rapporti tra arte e scienza e l’ho utilizzato per il mio blog perché intendo continuare a interessarmi in esso dei rapporti tra i vari campi del sapere, ove vorrei sviscerare le similitudini per fare emergere le differenze. Per me l’analogia è un campo da cui partire, non a cui giungere. Naturalmente ciò vale anche per i campi della letteratura, della musica, dell’architettura, della filosofia… “Trasversale”, pertanto, ai diversi campi espressivi ed epistemologici con uno sguardo rivolto alle differenti specificità.
Tu ti occupi di poesia anche in termini di critica letteraria? Sapresti tracciare un breve consuntivo di questa attività? Quali strade per la poesia? Qualità…Influenze…. Etc…
Sono fermamente convinta che tutta la cultura (il sapere che abbiamo accumulato nei secoli) serva a comprendere il fenomeno della poesia e, dunque, non parto da qualità o influenze predeterminate, che ovviamente ci sono, ma con un bagaglio inesausto di letture tento di avvicinarmi a un libro di poesia ogni volta con molta umiltà per tentare di comprendere, appunto, attraverso la forma che il testo ha assunto, ciò che può meglio farci capire noi stessi e il mondo.
Hai pensato a una progettazione del tuo spazio oppure intendi proseguire a istinto…come spesso avviene nei blog?
All’istinto non riconosco mai alcun ruolo. Ho tentato di disegnare qualcosa che fosse percepibile in modo chiaro, pulito. Intendo rappresentare con coerenza alcune scelte che mi contraddistinguono. Avere un blog è un’assunzione di responsabilità. La serietà non può che coincidere con questo.
Quali sono, a tuo avviso, gli spazi in rete che si occupano più seriamente di poesia?
Quelli che nascono dalla passione di persone che dedicano il proprio tempo a migliorare la propria e l’altrui conoscenza della poesia. Inoltre, trovo essenziali la libertà e l’indipendenza, le quali sono alla base di ogni fenomeno sinceramente democratico. I blog sono una risorsa straordinaria, e la maggior parte di essi sono un utile strumento per alimentare il dibattito, informare e impegnarsi in prima persona.
Che cosa manca, a tuo avviso, al lavoro sulla poesia in rete?
Proprio in questi ultimi mesi sto assistendo alla nascita di siti interessantissimi e diversi uno dall’altro. Che mancava qualcosa, ce ne avvediamo solo a posteriori, quando un sito è già nato proponendoci la sua formula. Che siano individuali o collettivi sono sempre irrinunciabili. A tutti vanno, dunque, i miei più vivi complimenti e un augurio di buon lavoro.
Io e la Redazione la intendiamo come un servizio necessario.
Grazie
Sebastiano
Ottima idea, sebastiano, per questa rubrica, oggi molto necessaria. E questa intervista a Rosa Pierno tocca i nodi essenziali, in domande e risposte. auguri e buon lavoro,
annamaria
Eccellente l’idea di questa rubrica volta a cogliere un fenomeno del tutto nuovo.
cb