Poesia Condivisa 2 N. 47: LEOPOLDO CASTILLA

XXIII

En el patio, ahí, en el calor,
soy transparente.
Todavía no soy nadie en los espejos
Pero sí el único que jamás va a volver
Cuando se interne como un león
En los yuyuarales del baldío.

Tengo tres secretos:
todas las noche, despierto,
veo descender la muerte por la escalera
y, dormido,
______llegar
______la lluvia de fuego del fin del mundo.
Y el tercero:
de día en el mercado, por una moneda,
un viborero me cuelga dos serpientes en el cuello.

A mis padres no les digo nada. Hay que ser hombre.
No saben tampoco que sé volar. Y desaparecer.
Porque todo está lleno de lo que no existe.
Que lo diga mi abuela Lola que no ve
y recuerda a los ángeles
o mi abuela Candelaria que apaga relámpagos
con una cruz de ceniza.

“Donde andará ese chico” se preguntan, sin darse cuenta
que estoy en todas partes.

Un día me suicido para verme,
para acordarme de mí cuando sea grande.

Sé cuántos gallos asesina el alba
Y que las tardes son una sola tarde. Aún no
Terminé de contar las estrellas.
___________________ Por eso aquí no se muere nadie.

Yo los salvo.
_____________ Tengo una espada
_____________ y camino por el aire.

*

XXIII

Nel cortile, lì, nel caldo,
sono trasparente.
Non sono ancora nessuno negli specchi
bensì l’unico che mai tornerà
quando s’inoltrerà come un leone
tra gli erbai nell’incolto.

Ho tre segreti:
tutte le notti, sveglio,
vedo scendere la morte dalle scale
e, addormentato,
_________ arrivare
_________ la pioggia di fuoco della fine del mondo.
E il terzo:
di giorno al mercato, per una moneta,
un chincagliere mi appende due serpenti al collo.

Ai miei genitori non dico niente. Bisogna essere uomini.
Non sanno nemmeno che so volare. E scomparire.
Perché tutto è pieno di ciò che non esiste.
Lo dica mia nonna Lola che non vede
e ricorda gli angeli
o mia nonna Candelora che spegne i lampi
con una croce di cenere.

“Dove andrà quel ragazzo” si chiedono, senza accorgesene
Che sto in ogni parte.

Un giorno mi suicido per vedermi,
per ricordarmi di me quando sarò grande.

So quanti galli assassina l’alba
e che le sere sono una sola sera. Non ho ancora
finito di contare le stelle.
_________________ Per questo qui non muore nessuno.

Io li salvo.
__________ Ho una spada
__________ e cammino nell’aria.

da IL PENDOLO DEL MONDO/EL PENDULO DEL MUNDO – Antologia personale, Raffaelli Editore (Rimini, 2018), collana Ispanoamericana n.22, traduzione di Emilio Coco.

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Annamaria Ferramosca
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