TIGRE CONTRO GRAMMOFONO, SERIE 3 FOLLOW THE LIEDER, 6

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Ogni forma di contatto – sia pure nella sua applicazione estrema a opera di un’autorità pervertita mirante all’azzeramento della comunicazione – produce uno scambio, o una contaminazione; o un cortocircuito, se in seguito al contatto si dovesse manifestare una presa di coscienza e una variazione del proprio sistema di certezze, una crepa nell’apparato di conoscenze fino a quel momento limitato all’adozione di una specifica dottrina. Paolo Rossi ha scritto che freethinkers, esprits forts e libertini di varia estrazione e natura si servirono largamente della scoperta del Nuovo Mondo per esprimere dubbi sulla validità del racconto biblico e per avanzare quel tipo di empie tesi alle quali si faceva riferimento, nel tardo Seicento e nel Settecento, qualificandole come lucreziane, spinoziste, materialiste. Gerolamo Cardano aveva implicitamente affermato la tesi di una generazione spontanea degli uomini dalla materia. L’aristotelico Andrea Cesalpino aveva esplicitamente sostenuto che «tutti gli animali, compreso l’uomo, possono aver avuto origine dalla materia in putrefazione». Ciò, a suo avviso, poteva più specialmente essersi verificato in luoghi, come il Nuovo Mondo, di clima torrido e di sovrabbondante vegetazione. Per Giordano Bruno, la presenza di animali e uomini del Nuovo Mondo non costituiva un problema. Era, al contrario, la prova che ogni terra produce ogni genere di animali. Attribuire agli Americani una generazione da Adamo è assurdo «e infatti non vi fu un solo primo lupo o leone o bue da cui tutti i lupi e leoni e buoi furono generati e trasmessi in tutte le isole, ma da ogni parte la terra produsse ogni cosa fin da principio»1. L’impalcatura che sostiene il mito della purezza della razza crolla nel momento in cui la lista degli aventi diritto allo statuto di ariano comincia a venire modificata sulla base di sempre nuovi e contraddittori cavilli burocratici. Pertanto se l’autocarro è il vetrino, i deportati sono i reagenti. Corrado Bologna ha scritto che nel trattato sul Tramonto degli oracoli Plutarco ci ha trasmesso una delle più impressionanti e vivide descrizioni della Voce dell’Altro che possiede un corpo, straziandolo e lacerandolo come un vento infernale. Parlando dell’invasamento «benefico» dei vati, Plutarco scrive che «l’entusiasmo s’ingenera allorché la potenza fantastica e vaticinante viene a trovarsi in accordo perfetto con la temperie dell’afflato, come un narcotico». Quando tale assonanza, o accordo musicale, non si realizza, o si contamina o s’intorbida, o esce dalle coordinate della con-cordia, avviene qualcosa d’irreparabile, e anziché prodursi l’entusiasmo, nella persona del posseduto irrompe uno spirito malvagio. […] Di queste, o di simili voci disumane rimbombano le pagine dei testi evangelici, i trattati esorcistici, i resoconti inquisitoriali sui sabba stregoneschi, le pagine degli etnografi testimoni dei riti vodu o di talune disperate e apocalittiche ghost dances, ed anche i manuali di psicoterapia e i diari degli schizofrenici. Sono voci autoritarie, conducono con l’ossessione della propria eco, spesso senza parole udibili dall’esterno, alla certezza disperata che la Voce ed il Corpo non costituiscono più un’identità, una sola persona. […] Allo stesso modo è alla voce, al suo potere demiurgico e iatrico, che s’affida la cura del male invisibile, quello che Ippocrate chiamava «il morbo sacro». […] L’efficacia della parola magica sta nel modo della sua emissione: Mosè pronunciò in maniera così forte e sconvolgente il Nome di Yahweh, all’orecchio del Faraone, che questi crollò al suolo senza conoscenza. […] Così fra i Tupi-Guaranì sudamericani lo sciamano Caraiba, il cui nome significa «il Silenzioso», parla con voce umana solo in situazione profetico-inaugurale: e anche allora, è una voce da bambino quella che la sua bocca emana2.


1. Paolo Rossi, La nascita della scienza moderna in Europa, Editori Laterza, 2007, pp. 77-78

2. Corrado Bologna, Flatus vocis. Metafisica e antropologia della voce, il Mulino, 1992, p. 117 e pp. 121-122

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Luca Rizzatello
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