Poesia Condivisa N. 24: “Per filo e per segno” di Elina Miticocchio

copertina-per-filo-e-per-segno

primi fili primi segni

Oggi nel foglio inchiostro
la poca voce
al fiore che si apre.

Mi sta nel palmo.

Una luna di petali.
Un filo   specchio tra un prima e un dopo.

Nella bocca una rinascenza
ritorna il cuore alle stanze del cielo
all’infinito corpo che in cerchio navighiamo

al becco del passero tra le foglie quel biancore

appreso alle ali (mi) è benedetto
riscrive le radici del mio albero
e del mio tutto tempo resto ascolto.

 

***

d’estate i quaderni riposavano pigri
mia madre li riponeva
nella stanza fresca metteva una spiga di lavanda

 

d’acque annuvolati giorni scomparsi

tra vento e lune rosse
il mio corpo di donna

eppure le sere
si aprivano di suoni

un debolissimo levarsi delle onde
come di respiro un soffio

tutto ciò che è umano

 

***

 

tra fogli-e frammenti i nodi dei fili

stano i frammenti

stanno in un secchiello di sale
bagnato appeso tra i panni lavati
un pugno di vento cammina
tra la mia ombra e un sole

stendo le idee al sole …..di neve
hanno un corpo le cose nel silenzio rotto
d’attesa e distanza
e forse non è……. inverno

è viaggio la lontananza
l’abbandono della stanza
d’argilla le cose che non sai dove hai messo
le tue spariscono orme di vene
vaga l’occhio fino all’angolo
alla coda la luna diamante
lacrima il vetro
flash come lasciti del tempo
e rido d’incanto
poiché niente accanto al cielo
sta fermo o in un quaderno
una firma nel mare dei nomi

sulla mano ho scritto
non appena leggerai sarai ramo.

(da Per filo e per segno, Terra d’Ulivi Editore 2014)


 

Leggendo la poesia di Elina Miticocchio,  mi rendo conto di come ogni sua parola sia essenziale, sia colore, emozione, immagine, di cui la poesia non può fare a meno.
E’ una poesia che non racconta, piuttosto offre immagini, evoca visioni accostando parole e colori come fa il pittore quando dipinge il quadro, sono germi di visioni da accogliere per suscitare in noi un percorso parallelo a quello che traccia l’autrice nel libro.

Non è una poesia evanescente, perché le parole racchiudono mondi che si fanno concreti in un colore, in un passo piccolo, in una fessura.
Il dolore è presente ma non si espone, discreto si veste di parole attente a non essere fraintese, ha lo sguardo mite ed umile di un bambino e non vorrebbe mai pesare sull’altro, così si cela. Solo chi lo conosce può riconoscerlo tra le parole, e rispettarlo.
A leggerla così non è una poesia che si possa leggere tutta d’un fiato, no,  perché inonda il sentire di emozioni.

Dichiaro di voler leggere eventuali successive raccolte pubblicate dall’autore per seguirne la futura scrittura, riferendone in questa rubrica.

Mariangela Ruggiu

Annamaria Ferramosca
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17 Comments

  • Nella presentazione del libro “Per filo e per segno” di Elina Miticocchio era esplicito l’impegno a segnalare eventuali lavori successivi dell’Autrice, è per questo impegno, ma anche per il piacere di farlo e di mettere in evidenza la bella poesia, che vorrei segnalare “Semi di parole”, una pubblicazione da collezione, a tiratura limitata, di Elina Miticocchio uscita a giugno per i tipi dell’ Associazione Culturale Exosphere PoesiArtEventi, nella Collana Exosphere Plaquettes.

    E’ una raccolta che comprende trenta testi che trattano con poesia temi diversi.
    I “Semi di parole”, sono semi come di piante diverse che poi fioriscono in ogni poesia, lo dicono i titoli che scorro: la fiducia, la gratitudine, la pace. la bellezza, ma sono anche momenti di vita in cui Elina Miticocchio ci racconta come questi semi germinano in lei e cosa portino.

    La poesia è quella inconfondibile di Elina, ariosa, lieve nelle figure e nei colori… ma basta fermarsi un attimo sulle parole per percepire la fatica del germinare e poi la gioia del fiorire, e cogliere il dono di momenti semplici, della semplicità essenziale della vita.

    Questa raccolta viene dopo il libro “Per filo e per segno” ad indicare la scelta di fermarsi e sottolineare i passi di un percorso che il libro traccia con continuità. “Semi di parole” propongono brevi poesie come fiori nel momento dello sbocciare, e in quel momento trattengono il lettore in un dono di parole e di bellezza.

    • Grazie, Mariangela, per questa bella comunicazione. Una poesia che colpisce il lettore fa sì che la traccia lasciata chieda di essere seguita. E’ quel che accade a te e te ne siamo grati, sperando che altri lettori siano trascinati su queste nuove dense pagine di Elina.

  • Il libro, questo tessuto di voce maturato a lungo e in silenzio, vuole tessere trame e tessuti di anime. Ringraziandoti ancora Mariangela, dico grazie a mia madre e a mia nonna da cui ho imparato l’amore per i fili, le stoffe e le parole.Penso sia doveroso, loro in fondo hanno scritto nella mia anima

  • ci sono voci limpide di poesia accolte a volte dal silenzio, dalla poca attenzione.
    dare luce, ascolto è il grande pregio di questo luogo in cui nasce l’incontro di tante voci
    … è Poesia Condivisa, un grazie sincero a tutti.

  • Leggo sempre con estremo piacere ed attenzione i versi di Elina perchè trasportano in atmosfere pure , nella bellezza e nella nostalgia , nella memoria ,cui molti di noi sono affezionati, di gesti e di ritmi antichi …una lettura sempre viva e vivace …la ringrazio e ringrazio voi di avercela nuovamente presentata perchè la poesia è emozione …

  • Grazie a tutta la redazione per aver selezionato e dato spazio alla scrittura di Elina Miticocchio e in modo particolare ringrazio Mariangela Ruggiu per averla proposta e per seguire attentamente tutte le pubblicazioni di Terra d’ulivi edizioni.

  • A nome della redazione esprimo la nostra soddisfazione per aver selezionato tra le proposte giunte in rubrica quella di Mariangela Ruggiu, che ha offerto alla lettura nel web un assaggio della densa e limpida poesia di Elina Miticocchio, pubblicata da Terra d’Ulivi. Ci auguriamo che l’apprezzamento mostrato dai lettori si traduca in desiderio di dilatare la lettura all’intero libro.
    Scopo principale di questa rubrica è infatti quello di aumentare la diffusione dei libri di poesia di autori meritevoli attraverso il loro acquisto, premiando così anche l’editoria onesta e attenta alla qualità delle scritture. Invitiamo quindi i lettori che volessero proporre loro autori preferiti (viventi e che abbiano pubblicato più libri di poesia) a leggere Progetto e Regolamento alla voce Progetti al link
    http://poesia2punto0.com/category/progetti/poesia-condivisa/

  • …leggere la poesia di Elina, potrebbe sembrare, alla prima lettura, di difficile interpretazione e invece, quando iniziamo ad assaporare le sue parole, troviamo un mondo, immagini di vita in cui entrare, con la stessa leggerezza e riservatezza che la distinguono, come spesso le ho detto, lei vola, come una farfalla, tra fili di parole, strappando, ricucendo, direi quasi rammendando pezzi della sua vita avvolti da un pacato dolore…è così l’Elina che io conosco, o meglio la sua anima pura e il suo meraviglioso divenire….

  • La poesia di Elina restituisce luce a luoghi della memoria colti nel loro farsi esperienza della fragilità di ogni ancoraggio al piano di realtà poiché è la realtà stessa ad essere avvertita come estremamente fluida, mutevole, eccedente, lacerata: “niente accanto al cielo sta fermo o in un quaderno”: per dire le cose, dunque, la parola di Elina si fa filiforme, filo tenace gettato tra i segni, tra i capi delle slabbrature, degli strappi di senso, tra “i giorni scomparsi” (ma “in cerchio navighiamo!) e la speranza che forse non sia davvero “inverno”. Grazie a Mariangela Ruggiu per averla proposta, grazie, ancora una volta, a questa rubrica che ci ricorda quanto il fiorire della parola poetica sia legato alla condivisione

  • Ritrovare Elina è come ritrovare un’amica che ti consola, aiuta ad unire fili a ritrovare la leggerezza nella parola. A ricercare sempre quella parte di noi che tende a ritrarsi dal mondo.

    Grazie per queste poesie che rileggo sempre con molto piacere….ma tutto il libro va letto e riletto. Io lo porto sempre con me.

    grazie a Poesia2punto0 per l’accoglienza
    ciao
    .marta

  • Ho conosciuto la poesia di Elina sul web – uno strumento che non finirò mai di ringraziare per le scoperte che permette. E fin da subito mi è parsa una gran ventata d’aria fresca, leggera e purificatrice come l’aria, ma non altrettanto volatile.
    C’è una capacità di purezza nei suoi versi, cioè di “purificare” la materia pesante dalle scorie e di lasciane emergere l’essenza attraverso una visione in profondità.
    “Acque, vento, onde, aria, respiri, fili”, la scelta delle parole e di ciò che evocano è determinante per una poetica che ha al suo centro la percezione dell’istante e la sua transitorietà, l’inafferrabilità dell’esperienza, ma anche la volontà di coglierne l’assoluto che quella apparente transitorietà nasconde.

  • ci sono gesti che lasciano gli occhi luminosi di gioia..così è per me nel ricevere il tuo dono Mariangela
    ringrazio te dunque, Anna Maria Curci per lo sguardo attento e questo luogo di poesia e condivisione e chi passerà a guardare, ad ascoltare le mie brevi parole, visioni tra segni e luoghi

  • “ritorna il cuore alle stanze del cielo/all’infinito corpo che in cerchio navighiamo”.
    Nelle poesie di Elina Miticocchio a muovere questo “infinito corpo” sembra esserci “un debolissimo levarsi delle onde”, un soffio, impercettibile come il respiro, fragile ma potente nell’essere della vita.
    Per tutto il libro la parola crea un silenzio fortissimo proprio per ascoltare e non fermare questo soffio che rimbalza fin dall’infanzia.
    Grazie Elina per questo dono che ci accompagna nella trama.

  • Bello ritrovare anche qui, su Poesia Condivisa, la scrittura di Elina Miticocchio, la sua capacità di cogliere legami tra parti dell’esistente, di evidenziare connessioni non percepibili allo sguardo superficiale. «Non è una poesia evanescente», scrive giustamente Mariangela Ruggiu, ma prova di un esercizio quotidiano, di individuazione e accostamento di segno e significato.

  • E’ bello ritrovare qui la poesia di Elina Miticocchio…
    Un grazie sincero a Poesia 2.0, Poesia Condivisa, ad Annamaria Ferramosca e ai suoi collaboratori per aver accolto in questo spazio questa poesia che parla senza gridare, che aspetta il silenzio per lasciare la ricchezza che si cela in questi versi essenziali.
    E’ una poesia da accompagnare, da offrire, perché lega con un filo colorato i tempi della vita e lascia in chi legge come le orme di un percorso tracciato, un invito a tutti a cercare in sé profumi e colori che sempre accompagnano i passi, anche pesanti, del nostro viaggio.
    Spero che questo dono sia evidente in questi pochi versi, e lasci in chi legge la voglia, la curiosità di andare a scoprire e ad accogliere tutta questa poesia.

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