Quaderni n.63 – Luca Ariano

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  • Una poesia fedele al mandato di Milosz, che propugnò una poesia ideale fatta solo di memoria di persone, di testi dedicati. Qui le persone le incontriamo in Lomellina, a San Giovanni o a Bologna,al supermercato, in trattoria, al loro funerale, divertenti o morenti per l’eternit assassino … Contratto a termine poi s’apre ricordando Pier Paolo Pasolini, senza farne il nome, ma dopo, di nomi e di ricordi, un fiume: Antonio, Marino, Elio, Andrea, Emilio, Vito, Nino, Lucio, Silvio, Enrico,Teresa, Guido. Una scrittura che incrocia il dialetto, rifinita dagli eserghi, memoriale e insieme drammaticamente contemporanea. Con Luca Ariano ‘Si scava nelle stanze della memoria’ fino ad avere i ‘brividi nella memoria’. Meritata attenzione e meritato quaderno dunque.

    • Grazie mille Antonio, mi fa piacere la mia poesia ti abbia lasciato queste impressioni. Penso tu abbia centrato la mia idea di poesia, se poi ci sia riuscito non sta a me giudicare. Milosz un grandissimo che ammiro molto!

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